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Roma, 23 feb.(Labitalia) "Quanto accaduto è assurdo, non ci saremmo
mai aspettati una cosa del genere.Abbiamo avuto altre aziende in
situazioni simili alla Ferrarini, ma non si è mai arrivati a
licenziare un lavoratore e delegato sindacale.E poi solo perchè ha
detto pubblicamente di volere svolgere il proprio lavoro, senza
prendere posizione a favore di una o l'altra cordata che sono in
ballo per acquisire la Ferrarini.Ma l'azienda deve sapere che non
finisce qui, Nicola Comparato non è solo e noi non ci fermeremo
fino a quando non riavrà il suo posto di lavoro".Così, con
Adnkronos/Labitalia, Giovanni Mininni, segretario generale della
Flai Cgil, racconta la vicenda di Nicola Comparato, delegato
sindacale della Flai Cgil di Parma, licenziato lo scorso gennaio
dalla Ferrarini per insubordinazione ai suoi superiori. Un marchio,
quello della Ferrarini, che fa parte della storia
dell'agroalimentare italiano, ma che oggi si trova in concordato
preventivo, oberata da centinaia di milioni di euro di debiti, e
nel pieno di una battaglia legale tra le due cordate che puntano ad
acquisirlo.E in questa situazione, sottolinea Mininni, si inserisce
la vicenda che riguarda Nicola Comparato, che nel frattempo,
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